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Immagine del corso RES4 - L'occhio vede cio' che l'occhio conosce: dal normale al patologico nell'apparato locomotore - Applicazione clinica della diagnostica per immagini
RIABILITAZIONE DEI DISORDINI MUSCOLO-SCHELETRICI
Radiologia e riabilitazione.
Dal normale al patologico nell'apparato locomotore -
Applicazione clinica della diagnostica per immagini.
3-4 Dicembre 2011
Campus Universitario di Savona - Via Magliotto 2
21 crediti ECM
315 EURO
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PROVIDER: SPES S.c.p.A.(provider n°86)
TIPOLOGIA DI PROFESSIONISTA A CUI SI RIVOLGE:
TIPOLOGIA DI PROFESSIONISTA A CUI SI RIVOLGE:
- FISIOTERAPISTA
- TERAPISTA OCCUPAZIONALE
DOCENTE RESPONSABILE: Dott. Nicola Gandolfo (scarica CV) - docente del Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici dell'Università di Genova.
OBIETTI PRIORITARI NAZIONALI ECM: Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura
OBIETTIVI TECNICO-PROFESSIONALI: Obiettivo di questo corso è l’integrazione nella pratica clinica di principi e procedure per la semeiotica attraverso bioimmagini e la formulazione di diagnosi sull'apparato locomotore (AL).
In particolare, i principali obiettivi del corso sono:
METODOLOGIE FORMATIVE:
La didattica si svolgerà attraverso una metodologia interattiva, caratterizzata da:
COSTO: 315 EURO
Altri corsi residenziali per fisioterapisti:
OBIETTIVI TECNICO-PROFESSIONALI: Obiettivo di questo corso è l’integrazione nella pratica clinica di principi e procedure per la semeiotica attraverso bioimmagini e la formulazione di diagnosi sull'apparato locomotore (AL).
In particolare, i principali obiettivi del corso sono:
- Comprendere la semeiotica elementare dei reperti normali e patologici nelle differenti tecniche di Diagnostica per Immagini, con particolare attenzione per la RX e la RM.
- Distinguere l’aspetto normale (fisiologico) dai differenti quadri patologici dell’AL.
- Discutere l’anatomia radiologica e i percorsi diagnostici radiologici delle principali patologie dell’AL.
- Identificare le possibili diagnosi differenziali in Diagnostica per Immagini, nell’integrazione clinico-radiologica.
La Diagnostica per Immagini si avvale di tecniche non invasive (radiologia convenzionale, ecografia, risonanza magnetica) e invasive (tecniche artrografiche – artrografia convenzionale, artro-TC e artro-RM).
Le singole indagini sono tra loro complementari piuttosto che competitive nella valutazione anatomo-clinica dell’apparato locomotore.
La radiologia convenzionale (RX) rappresenta sempre l’indagine di prima istanza. Le proiezioni standard (laterali, frontali e oblique) consentono di valutare accuratamente le strutture ossee, le articolazioni, la morfologia delle superfici articolari. Pur non essendo in grado di valutare le strutture tendinee, la cartilagine ed il complesso capsulo-legamentoso, la RX spesso idententifica accuratamente segni indiretti di tendinopatia,l’ispessimento dei tessuti molli perischeletrici ed il versamento liquido intra-articolare (idrartro vs lipo-emartro).
L’ecografia (ETG), utilizzando sonde superficiali con alta frequenza, consente di valutare accuratamente i tessuti molli superficiali (muscoli, tendini, legamenti). I vantaggi dell’ETG sono la maggior risoluzione spaziale, la diffusione capillare sul territorio, la non invasività, la relativa velocità d’esecuzione e il basso costo dell’esame. Rimane, tuttavia, una tecnica operatore dipendente.
La risonanza magnetica (RM) è la tecnica più accurata nella valutazione complessiva e panoramica dei tessuti molli (strutture muscolo-tendinee, legamentose ed osteocondrali). L’identificazione accurata delle lesioni tendinee e legamentose (traumatiche vs degenerative; parziali vs complete), del grado di atrofia muscolare e delle strutture fibro-cartilaginee consente di pianificare il corretto approccio terapeutico. Rappresenta la tecnica più fine nella valutazione del midollo osseo, potendo identificare precocemente la sofferenza edematosa intraspongiotica contusiva misconosciuta alla RX, spesso causa di dolore. Inoltre identifica eventuali neoformazioni espansive dei tessuti molli, possibili cause di dolore e limitazione funzionale. La multiplanarietà e l’elevata risoluzione di contrasto, caratteristiche intrinseche della metodica, aumentano la confidenza diagnostica nella valutazione della patologia dell’AL.
La tomografia computerizzata (TC) è indicata nella valutazione della corticale ossea, nella ricerca di piccoli distacchi osteocondrali con formazione di corpi liberi endoarticolari; spesso rappresenta un esame di seconda istanza quale completamento diagnostico della RX e della RM. La possibilità di identificare la matrice calcifica consente di valutare accuratamente i corpi liberi di natura osteocondromatosica, nel controllo evolutivo del callo osseo e nella valutazione di fratture complesse, nella programmazione pre-chirurgica.
Le tecniche artrografiche, in particolare l’artro-RM e l’artro-TC, trovano un’indicazione elettiva nella valutazione del complesso capsulo-legamentoso e nelle condropatie fissurative.
Le singole indagini sono tra loro complementari piuttosto che competitive nella valutazione anatomo-clinica dell’apparato locomotore.
La radiologia convenzionale (RX) rappresenta sempre l’indagine di prima istanza. Le proiezioni standard (laterali, frontali e oblique) consentono di valutare accuratamente le strutture ossee, le articolazioni, la morfologia delle superfici articolari. Pur non essendo in grado di valutare le strutture tendinee, la cartilagine ed il complesso capsulo-legamentoso, la RX spesso idententifica accuratamente segni indiretti di tendinopatia,l’ispessimento dei tessuti molli perischeletrici ed il versamento liquido intra-articolare (idrartro vs lipo-emartro).
L’ecografia (ETG), utilizzando sonde superficiali con alta frequenza, consente di valutare accuratamente i tessuti molli superficiali (muscoli, tendini, legamenti). I vantaggi dell’ETG sono la maggior risoluzione spaziale, la diffusione capillare sul territorio, la non invasività, la relativa velocità d’esecuzione e il basso costo dell’esame. Rimane, tuttavia, una tecnica operatore dipendente.
La risonanza magnetica (RM) è la tecnica più accurata nella valutazione complessiva e panoramica dei tessuti molli (strutture muscolo-tendinee, legamentose ed osteocondrali). L’identificazione accurata delle lesioni tendinee e legamentose (traumatiche vs degenerative; parziali vs complete), del grado di atrofia muscolare e delle strutture fibro-cartilaginee consente di pianificare il corretto approccio terapeutico. Rappresenta la tecnica più fine nella valutazione del midollo osseo, potendo identificare precocemente la sofferenza edematosa intraspongiotica contusiva misconosciuta alla RX, spesso causa di dolore. Inoltre identifica eventuali neoformazioni espansive dei tessuti molli, possibili cause di dolore e limitazione funzionale. La multiplanarietà e l’elevata risoluzione di contrasto, caratteristiche intrinseche della metodica, aumentano la confidenza diagnostica nella valutazione della patologia dell’AL.
La tomografia computerizzata (TC) è indicata nella valutazione della corticale ossea, nella ricerca di piccoli distacchi osteocondrali con formazione di corpi liberi endoarticolari; spesso rappresenta un esame di seconda istanza quale completamento diagnostico della RX e della RM. La possibilità di identificare la matrice calcifica consente di valutare accuratamente i corpi liberi di natura osteocondromatosica, nel controllo evolutivo del callo osseo e nella valutazione di fratture complesse, nella programmazione pre-chirurgica.
Le tecniche artrografiche, in particolare l’artro-RM e l’artro-TC, trovano un’indicazione elettiva nella valutazione del complesso capsulo-legamentoso e nelle condropatie fissurative.
METODOLOGIE FORMATIVE:
La didattica si svolgerà attraverso una metodologia interattiva, caratterizzata da:
- attività in cui i partecipanti svolgono un ruolo attivo e il livello di interazione tra loro e con i docenti è
- ampio;
- lavori di gruppo, esercitazioni, role playing,simulazioni, etc.;
- adattamento dei tempi in funzione delle esigenze di apprendimento;
- un rapporto docente/corsisti di massimo 1/25
- spazio per domande e confronto tra docenti e partecipanti
- monitoraggio del processo e raccolta di feedback in itinere.
COSTO: 315 EURO
Altri corsi residenziali per fisioterapisti: